lunedì 5 dicembre 2011

INDUSTRIA DELL'INVOLUCRO EDILIZIO CHIEDE DI STABILIZZARE IL BONUS DEL 55%


(Fonte: www.edilportale.com)

05/12/2011 - Le associazioni imprenditoriali del settore dell’involucro edilizio lanciano un nuovo appello al Governo per chiedere che sia confermata la detrazione fiscale del 55% per la riqualificazione energetica degli edifici.
Con un comunicato congiunto, Assovetro, Centro di Informazione sul Pvc, FederlegnoArredo e Uncsaal, che rappresentano l’intero comparto industriale dell’involucro edilizio, chiedono al Governo una decisione chiara in merito agli incentivi per il comparto serramenti e una strutturalizzazione di medio periodo a sostegno della riqualificazione energetica degli edifici.

Confortate dalle dichiarazioni di qualche giorno fa del Ministro dell’Ambiente Corrado Clini - che ha promesso il suo impegno per la stabilizzazione o almeno per una proroga di lunga durata delle detrazioni del 55%, le quattro associazioni hanno inviato al Presidente del Consiglio e Ministro dell’Economia e Finanze Mario Monti, al Ministro dello Sviluppo Economico, Infrastrutture e Trasporti Corrado Passera e al Ministro Clini il Dossier “Conferma delle detrazioni fiscali del 55% per gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici: una opportunità per lo sviluppo economico”.

Il dossier illustra l’impatto economico indotto dai primi cinque anni di applicazione del 55%, i suoi riflessi come misura efficace per risparmiare energia e ridurre emissione di CO2, le conseguenze economiche di una mancata conferma o di un depotenziamento del 55% per il mercato italiano dell’involucro edilizio, e si conclude con le richieste argomentate per la conferma di un 55% efficace, strutturale e ampliato nella sua base di beneficiari.

Da Ascomac Cogena - l’Associazione che rappresenta le imprese operanti nel settore dell’efficienza energetica e della generazione distribuita di energia da fonti rinnovabili e da cogenerazione ad alto rendimento - arriva la richiesta di stabilizzare il bonus del 55% e di estenderlo anche alla cogenerazione. “Tra i sistemi alternativi ad alta efficienza - spiega Segretario generale di Ascomac Cogena, Carlo Belvedere -, la cogenerazione consente di incrementare l’utilizzo efficiente del combustibile fino a oltre l’80%, con minori costi e minori emissioni di inquinanti e di gas a effetto serra, rispetto alla produzione separata di elettricità e di calore”.

Ai fini della riqualificazione energetica degli edifici, la cogenerazione può offrire soluzioni particolarmente vantaggiose: la combustione nelle piccole centrali a cogenerazione raggiunge risparmi fino al 40% nell’utilizzo delle fonti primarie di energia. “Siamo convinti - conclude Belvedere - che questi provvedimenti, abbinati a politiche fiscali incentivanti e alla liberalizzazione del mercato elettrico, darebbero un sicuro impulso anche indotto al mercato sia della riqualificazione edilizia che delle nuove costruzioni. Così facendo si recupererebbe il ruolo anticongiunturale che da sempre caratterizza l’edilizia, ruolo al quale fino ad oggi non si è fatto ricorso”.

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