martedì 29 novembre 2011

NELLA MANOVRA DI MONTI: RINNOVABILI, TERRITORIO E PARCHI


(Fonte: www.edilportale.com)

30/11/2011 - Incentivi alle rinnovabili e risorse per la sicurezza del territorio e per i parchi. Sono questi i contenuti del ‘pacchetto ambiente’ che il Ministro dell’Ambiente Corrado Clini porterà in Consiglio dei Ministri il 5 dicembre.
Lo ha annunciato lo stesso Ministro Clini spiegando che nella proposta, da inserire nel pacchetto di misure sullo sviluppo, allo studio del Governo, rientrano “il completamento degli incentivi per le fonti rinnovabili e l’efficienza energetica, una quota di risorse per la sicurezza del territorio contro frane e alluvioni e la valorizzazione per parchi e riserve marine”.
Le misure - ha aggiunto Clini - terranno conto della spinta che possono fornire al ‘lavoro giovanile’.

Qualche giorno dopo il suo insediamento, il Ministro aveva annunciato il completamento entro l’anno degli incentivi alle rinnovabili e assicurato la riconferma della detrazione fiscale del 55%. E anche la difesa del territorio dai rischi idrogeologici era stata definita prioritaria dal Ministro Clini, anche in considerazione del fatto che la prevenzione dei rischi è uno strumento di crescita e di rilancio delle potenzialità economiche del Paese.

A proposito della 17esima Conferenza delle Nazioni Unite sul clima, che si è aperta ieri a Durban, il Ministro ha detto: “Abbiamo di fronte una sfida molto complicata: per ridurre le emissioni di carbonio e proteggere il clima dobbiamo cambiare il sistema energetico, dobbiamo sviluppare e far crescere il ruolo delle fonti rinnovabili. Tutto questo deve avvenire su una scala globale”. Occorre tener presente - ha aggiunto Clini - che “la maggior parte delle emissioni arrivano dalla Cina e dagli Stati Uniti, due Paesi non vincolati dal Protocollo di Kyoto. L’Unione europea vuole il proseguimento del protocollo di Kyoto e l’allargamento ad altre economie”.

La sfida della Conferenza di Durban sarà proprio quella di dare un futuro al Protocollo di Kyoto, l’unico trattato internazionale vincolante per ridurre le emissioni inquinanti, la cui prima fase si concluderà a fine 2012. Tra gli obiettivi del summit c’è anche la creazione, entro il 2020, di un Fondo per il clima da 100 miliardi di dollari l’anno per aiutare i Paesi più poveri a sostenere i costi della riduzione delle emissioni di gas serra.

“Ci sono due soluzioni che viaggiano in parallelo - ha spiegato ieri Clini -, una è l’aumento dell’efficienza energetica: produrre di più consumando di meno, l’altra è quella delle fonti rinnovabili, che però devono essere efficaci. Penso quindi - ha detto ancora il Ministro dell’Ambiente - che dobbiamo lavorare di più per migliorare le tecnologie in particolare la fonte solare che è preziosa ed è ancora suscettibile di grandi evoluzioni”.

Il Ministro Corrado Clini volerà a Durban dopo il 6 dicembre. Clini ha sempre preso parte, come direttore generale del ministero dell’Ambiente, ai tavoli negoziali sulla riduzione delle emissioni inquinanti; questa volta lo farà in veste di Ministro.

giovedì 24 novembre 2011

IL 55% VERRA' PROROGATO: LO ANNUNCIA IL MINISTRO CLINI


(Fonte: www.edilportale.com)

24/11/2011 - Sarà prorogata la detrazione fiscale del 55% per la riqualificazione energetica degli edifici, in scadenza il prossimo 31 dicembre 2011. Lo ha assicurato il Ministro dell’Ambiente, Corrado Clini, in un’intervista a Radio 24.
“Prendo un impegno preciso sul 55% - ha detto il Ministro. La decisione della detrazione fiscale del 55% per la riqualificazione energetica è strutturale non congiunturale”. Clini ha anche assicurato l'impegno “a prorogare dei certificati bianchi, anch’essi in scadenza a fine dicembre”.

La riconferma della detrazione fiscale del 55%, più volte annunciata dal precedente Governo, era stata inserita nelle bozze della Legge di Stabilità ma è stata infine stralciata dalla versione definitiva della legge.

Nel corso della sua prima audizione in Commissione Ambiente del Senato, il Ministro Clini ha annunciato che completerà entro l’anno la revisione degli incentivi alle rinnovabili, perché “quella dell’energia è una tematica rilevante e urgente” e l’Italia “è già in ritardo”. “Il sistema degli incentivi - ha aggiunto - dovrà essere riorientato per consentire alle imprese italiane di svolgere un ruolo più rilevante nella competizione internazionale”.

Inoltre, il Ministro si è impegnato ad adottare il Piano nazionale per l’efficienza energetica, valorizzando soluzioni tecnologiche e realizzative che sviluppino la capacità competitiva dei campioni nazionali nel settore. Cina ed India - ha detto Clini - hanno importanti programmi per la riduzione dei consumi energetici delle nuove costruzioni ed è importante che le imprese italiane riescano ad essere presenti in questo mercato.

lunedì 14 novembre 2011

NEL DDL DI STABILITA' NON COMPARE LA PROROGA DEL 55%


(Fonte: www.Edilportale.com)

Con 156 voti a favore, 12 contrari e 1 astenuto, il Senato ha approvato il ddl di Stabilità, come modificato dagli emendemanti del Governo. Il provvedimento passa ora alla Camera che lo approverà domani.
Il testo non contiene alcun accenno alla riconferma per i prossimi anni della detrazione del 55% per gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici che, senza proroga, scadrà il 31 dicembre 2011.

La denuncia arriva da FederlegnoArredo e Uncsaal, che nelle scorse settimane avevano già espresso al Ministro dello Sviluppo Economico Paolo Romani la loro preoccupazione per le modifiche alla disciplina degli incentivi fiscali del 55% destinati a porte, finestre e vetrine, contenute nella Bozza del DL Sviluppo.

Le due associazioni imprenditoriali avevano inviato alla Commissione Bilancio del Senato il testo di un emendamento per la riconferma delle detrazioni, confidando, da un lato sulla loro sensibilità alle tematiche della sostenibilità ambientale, e dall’altra prendendo atto delle gravissime ricadute economiche e sociali derivanti da una eventuale mancata conferma o depotenziamento del 55%.

Ma nel testo appena licenziato da Palazzo Madama non c’è traccia della proroga, che era invece stata inserita in una precedente bozza di maxiemendamento alla legge di Stabilità, seppur con aliquote ridotte.

FederlegnoArredo e Uncsaal auspicano, quindi, che il Parlamento recepisca la necessità e l’urgenza di prorogare il 55%, conseguendo in questo modo un duplice obiettivo: recepire le indicazioni dell’Unione Europea in materia di risparmio energetico degli edifici e rassicurare tutta la filiera industriale italiana dei serramenti con un provvedimento fondamentale per la sua tenuta economica.


Si rivolge invece al “Governo che verrà” il Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori, per chiedere il rifinanziamento della detrazione del 55%. “Il credito d’imposta per la riqualificazione energetica degli edifici - spiega il Cnappc - è stata una misura importante sia sotto il profilo ambientale che economico, e lo sarà ancora di più in futuro poiché il nostro Paese è ogni giorno alle prese con le drammatiche conseguenze del grave degrado del patrimonio edilizio e - come dimostrano le tragedie avvenute nelle scorse settimane - con l’assenza di un coerente progetto di manutenzione territoriale”.

“L’utilizzo del bonus - continua il Cnappc - ha contribuito a sostenere il settore dell’edilizia che, come è noto, è quello che risente maggiormente della crisi e che si trova in condizioni di grandissima difficoltà con un consistente calo dei volumi di attività, dei fatturati e - soprattutto - delle future prospettive lavorative. Contestualmente, il bonus del 55% ha inciso profondamente sul contenimento dei consumi energetici e, permettendo a soggetti privati di detrarre parzialmente i costi degli interventi, ha contribuito in modo rilevante all'emersione di molte attività altrimenti destinate ad alimentare il sommerso costituendo, di fatto, un efficace strumento di contrasto dell'evasione fiscale”.

“La politica - conclude il Consiglio Nazionale - dia la prova di voler investire concretamente per il futuro del Paese e di voler far fronte alla tutela del territorio e del patrimonio edilizio introducendo o mantenendo - come nel caso dell’eco bonus - misure concrete per lo sviluppo qualitativo dell'intero comparto edilizio”.