venerdì 30 settembre 2011

PROROGA DELLA DETRAZIONE FISCALE DEL 55% NEL DECRETO SVILUPPO


(Fonte: www.edilportale.com)

30/09/2011 - Vedrà la luce probabilmente entro una decina di giorni il nuovo decreto per la crescita che il Governo sta mettendo a punto in queste ore.
Il provvedimento propone la proroga per tre anni della detrazione fiscale del 55% sugli interventi di riqualificazione energetica degli edifici, con alcune modifiche quali l’introduzione di tetti di spesa e la rimodulazione degli incentivi in funzione degli interventi.

Si ipotizza l’introduzione di tetti di spesa specifici, prima non previsti (non più tot €/mq di pannello solare, non più di tot €/kW per le caldaie ecc.), mentre per alcuni interventi viene proposto l’abbassamento della spesa massima detraibile.

Riproposta, inoltre, la detrazione per elettrodomestici ad alta efficienza e pompe di calore, ma con percentuali più basse. Per alcuni interventi, come finestre e piccole caldaie, è allo studio la riduzione fin da subito al 41% della percentuale di detrazione.

Stefano Saglia, sottosegretario al Ministero dello Sviluppo Economico, ha affermato che “la procedura dell’Europa contro l’Italia sul rendimento energetico degli edifici è uno stimolo in più a inserire la detrazione del 55% nel Decreto Sviluppo” e che “la proroga delle detrazioni del 55% è uno strumento anticiclico perché consente di fare crescita economica ed è fondamentale estenderla per un periodo adeguato così da stimolare anche investimenti più cospicui”.


Il secondo capitolo del Decreto per lo Sviluppo è dedicato alle Infrastrutture, con misure volte ad accelerare la realizzazione delle grandi opere e ad incrementare la capacità di investire delle imprese.

Per rilanciare le grandi opere, il Governo sta ipotizzando di introdurre incentivi fiscali per i capitali privati investiti in infrastrutture. L’idea è quella di sostituire i contributi pubblici diretti con tagli a Irap e Ires per i privati che decidano di investire nei lavori pubblici. Non è ancora chiaro se gli incentivi riguarderanno solo 8/10 infrastrutture, tra autostrade e ferrovie (la Napoli-Bari e la Milano-Padova ad alta velocità), oppure una platea più ampia di opere.

Le altre misure allo studio sono: la semplificazione dell’iter autorizzativo del Cipe, la cessione di immobili pubblici come corrispettivo delle concessioni; la possibilità di utilizzare le riserve tecniche delle assicurazioni per finanziare infrastrutture; la semplificazione dell’iter di approvazione dei progetti dei concessionari autostradali; la destinazione dell’extragettito Iva al finanziamento delle opere.

Le misure proposte non hanno però convinto l’Associazione dei costruttori (ANCE). Nel corso dell’Assemblea annuale tenutasi mercoledì, il presidente dell’Ance Paolo Buzzetti ha definito “una presa in giro” l’ipotesi di “un’infrastrutturazione generica di sviluppo a costo zero” e ha chiesto che “le poche risorse disponibili non vadano a concentrarsi su poche grandi opere” ma si punti su “piccole e medie opere e su un Piano Città”. Durante l’Assemblea, il Ministro delle Infrastrutture Altero Matteoli è stato duramente contestato dagli imprenditori edili.

martedì 20 settembre 2011

55%: INTENZIONE DEL GOVERNO A PROROGARLA


(Fonte: www.edilortale.com)

20/09/2011 - Per dare un sostegno alla produttività delle imprese italiane, il Governo intende dare più stabilità alla detrazione del 55%. Lo ha annunciato venerdì scorso Stefano Saglia, sottosegretario al Ministero dello Sviluppo Economico con delega all’energia.
“Dopo aver assicurato la stabilità dei conti - ha detto Saglia -, stiamo puntando sullo sviluppo. Il Governo sta predisponendo, in questi giorni, un decreto legge per la crescita, che segue la manovra economica”.

Uno dei driver sui cui il Governo punta è l’efficienza energetica. “Per questo - ha affermato il sottosegretario - tra i vari punti del decreto ci sarà quello che darà alla detrazione del 55% maggior tempo. Infatti il rinnovo annuale non permette ai cittadini di sfruttarne appieno le potenzialità”. La detrazione del 55% per la riqualificazione energetica degli edifici - ricordiamo - scadrà il 31 dicembre 2011.

“Se si guarda al bilancio delle detrazione del 55% - ha concluso Saglia - si notano dei significativi risultati: oltre all’emersione del nero e alle opportunità di business per le imprese del comparto, questa iniziativa ha portato un enorme beneficio all’erario pubblico perché è stata in grado di smuovere investimenti miliardari”.

Secondo i dati Cresme-Enea, il volume complessivo di interventi al dicembre del 2010 è stato di 11,1 miliardi di euro per un totale di 843.000 interventi. Ad oggi, secondo fonti Enea, si è superato il milione di interventi; sono stati attivati ogni anno oltre 50.000 mila posti di lavoro, soprattutto in piccole e medie imprese nell’edilizia e nell’indotto.

Ricordiamo che la scorsa settimana, nel corso dell’esame della Manovra bis, la Camera ha votato un ordine del giorno che impegna il Governo a dare stabilità alla detrazione fiscale del 55% e ad estenderla agli interventi di consolidamento antisismico.

La stessa Manovra bis, però, anticipa di un anno la riduzione della detrazione del 55%. Saranno quindi anticipati dal 2013 al 2012 il taglio del 5% e dal 2014 al 2013 quello del 20% per le detrazioni fiscali, disposti dalla Legge 111/2011. I tagli scatteranno però solo se il Governo non riuscirà a varare la riforma fiscale entro il 30 settembre 2012.

giovedì 15 settembre 2011

DETRAZIONE FISCALE 55%: LA CAMERA CHIEDE DI STABILIZZARLA


(Fonte: www.edilportale.com)

16/09/2011 - La Camera impegna il Governo a valutare l’opportunità di dare stabilità alla detrazione fiscale del 55% per il miglioramento energetico degli edifici e ad estenderla agli interventi di consolidamento antisismico del patrimonio edilizio esistente.
È contenuta in un ordine del giorno approvato alla Camera, l’ennesima richiesta del Parlamento di rendere permanente l’agevolazione fiscale per la riqualificazione energetica degli edifici che scadrà il 31 dicembre 2011.

Nella premessa dell’odg, i deputati promotori ricordano che nell’attuale grave crisi economica gli investimenti in edilizia di qualità, in risparmio energetico, fonti rinnovabili, innovazione, ricerca e in generale nella ‘green economy’ rappresentano un importante volano per la ripresa economica dell’Italia e contribuiscono al rispetto dell’ambiente, alla competitività e al soddisfacimento delle esigenze delle persone, delle comunità, dei territori. Inoltre, l’Italia ha già assunto in sede internazionale importanti e vincolanti impegni di riduzione delle emissioni di CO2 nell’ambito del programma “20-20-20”.

In questo contesto - continua l’odg - l’agevolazione fiscale del 55% ha fino ad oggi riscosso un enorme successo, come dimostra un’indagine Cresme-Enea: il volume complessivo di interventi al dicembre del 2010 è stato di 11,1 miliardi di euro per un totale di 843.000 interventi. Ad oggi, secondo fonti Enea, si è superato il milione di interventi; sono stati attivati ogni anno oltre 50.000 mila posti di lavoro, soprattutto in piccole e medie imprese nell’edilizia e nell’indotto.

Di ricorda che la Manovra bis - approvata mercoledì scorso alla Camera, contestualmente al suddetto ordine del giorno - anticipa di un anno la riduzione della detrazione del 55%. Saranno quindi anticipati dal 2013 al 2012 il taglio del 5% e dal 2014 al 2013 quello del 20% per le detrazioni fiscali, disposti dalla Legge 111/2011. I tagli scatteranno però solo se il Governo non riuscirà a varare la riforma fiscale entro il 30 settembre 2012.

La Camera sottolinea, infine, che gran parte del patrimonio edilizio italiano è di qualità scadente e lontano dagli standard antisismici indispensabili nel nostro Paese e sostiene che, avviando immediatamente un piano straordinario di consolidamento e miglioramento sismico degli edifici pubblici e privati, non solo si potrebbe mettere in sicurezza gran parte della popolazione, ma si potrebbe rilanciare un’economia legata all’edilizia di qualità, attivare il sistema delle piccole e medie imprese e produrre anche un rilevante effetto sul terreno occupazionale.

giovedì 1 settembre 2011

55%: IN FUTURO LA SUA STABILIZZAZIONE?


(Fonte: www.edilportale.com)

“Il Governo sta lavorando per mantenere la detrazione del 55% sugli interventi di riqualificazione energetica degli edifici, una misura che ha generato molto lavoro e ha fatto emergere tanto sommerso e che è costata all’Erario solo 300 milioni di euro”. Lo ha dichiarato nei giorni scorsi il Sottosegretario allo Sviluppo Economico, Stefano Saglia.
Sulla scorta di questi segnali incoraggianti, Uncsaal e FederlegnoArredo ripartono alla carica con la richiesta di stabilizzazione delle detrazioni fiscali per la riqualificazione energetica degli edifici.

Nel luglio scorso le due associazioni (serramenti e arredamento) hanno inviato alle Istituzioni e alle altre Associazioni confindustriali del comparto delle costruzioni una proposta di conferma fino al 31 dicembre 2015 della detrazione del 55%. Il documento, oltre ad una analisi puntuale sui benefici prodotti dal 55% nei primi anni di applicazione, conteneva indicazioni concrete per la stabilizzazione nel tempo di un provvedimento virtuoso, non solo per i consumatori e le industrie, ma anche per l’intero Sistema-Paese.

Nel mese di agosto - fanno sapere oggi le due organizzazioni - abbiamo avuto i primi positivi riscontri alla proposta. Oltre alle dichiarazioni del Sottosegretario Saglia, si registra la risposta della Presidente di Confindustria Emma Marcegaglia, che, in una lettera indirizzata ai Presidenti di Uncsaal Corrado Bertelli e di FederlegnoArredo Roberto Snaidero, si è detta molto interessata alla proposta di stabilizzazione degli incentivi, di cui condivide l’impostazione e le linee generali.

Uncsaal e FederlegnoArredo segnalano anche la relazione sulla lotta all’evasione fiscale, consegnata dal Presidente dell’Istat, Enrico Giovannini, al Ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, nella quale si sottolinea come gli incentivi fiscali per l’edilizia (bonus del 36% per le ristrutturazioni e bonus del 55% per la riqualificazione energetica) abbiano contribuito a far emergere una quota significativa di economia sommersa.

Uncsaal e FederlegnoArredo intensificheranno l’attività di sensibilizzazione delle istituzioni riguardo alla stabilizzazione delle detrazioni, attraverso una serie di incontri con i Ministeri competenti e con le Commissioni parlamentari.

Ricordiamo che la Manovra bis (DL 138/2011), attualmente all’esame del Parlamento, anticipa dal 2013 al 2012 il taglio del 5% e dal 2014 al 2013 quello del 20%, disposti dalla Legge 111/2011 di conversione del DL 98/2011 di luglio.

E nell’ambito dell’esame del ddl di conversione della Manovra bis, la Commissione Bilancio del Senato chiede al Governo di inquadrare i tagli in una stabilizzazione normativa delle detrazioni del 55% e del 36%, anche per attuare quanto previsto dal Piano per l’Efficienza Energetica che il Governo ha recentemente presentato alla UE.

I tagli alle detrazioni fiscali - secondo la Commissione - oltre a far diminuire gli interventi agevolati e, quindi, delle entrate, colpirebbero uno dei pochi settori che ha reagito positivamente alle politiche di sostegno.