lunedì 19 dicembre 2011

LE MISURE DELLA MANOVRA SALVA-ITALIA


(Fonte: www.edilportale.com)

In anteprima il testo del ddl, con elencate nel seguito le misure di maggiore interesse allo studio del primo ramo del Parlamento.

Detrazione fiscale del 36%
La detrazione per le ristrutturazioni edilizie diventa permanente. Restano confermati la percentuale di detrazione del 36%, il tetto massimo di 48.000 euro per unità immobiliare e la ripartizione della detrazione in 10 rate annuali. Agli interventi detraibili già previsti dalla normativa vigente, si aggiungono quelli per la ricostruzione o il ripristino di immobili danneggiati da calamità naturali. Quest’ultima possibilità, nel DL consentita dal 1° gennaio 2012 in presenza della dichiarazione dello stato di emergenza, nel maxiemendamento è prevista anche se lo stato di emergenza è stato dichiarato prima del 1° gennaio 2012. Altra novità è l’estensione del bonus a tutti gli interventi sulle parti comuni degli edifici, indicate all’articolo 1117 del Codice civile, e non solo quelle indicate all’art. 1117 n. 1, aggiungendo quindi alloggio del portiere, locali comuni, ascensori, acquedotti, fognature, ecc.

Detrazione fiscale del 55%
La detrazione del 55% per la riqualificazione energetica degli edifici viene prorogata fino al 31 dicembre 2012 alle attuali condizioni. Dal 1° gennaio 2013 la percentuale scenderà al 36% e l’agevolazione sarà disciplinata dal nuovo articolo 16-bis aggiunto dalla Manovra al Tuir, assimilandola quindi a quella per le ristrutturazioni. Il maxiemendamento ha aggiunto agli interventi agevolabili la sostituzione di scaldacqua tradizionali con scaldacqua a pompa di calore dedicati alla produzione di acqua calda sanitaria.

Riforma delle professioni
Resta fissata al 13 agosto 2012 la data entro cui gli ordinamenti professionali dovranno essere riformati ma, in assenza di riforma, non saranno abrogate in blocco tutte le norme vigenti sugli ordinamenti, ma soltanto quelle in contrasto con i princìpi di libera concorrenza, trasparenza e pubblicità.

Imposte sulla casa
La manovra ha anticipato l’entrata in scena dell’Imu, imposta municipale unica che, come previsto dal decreto sul federalismo fiscale, sostituirà l’Ici. Dal primo gennaio 2012 il tributo dovrà essere pagato anche sulla prima casa con un’aliquota dello 0,4%, ma si potrà beneficiare di una detrazione fino a 400 euro in base al numero di figli a carico. I Comuni possono inoltre prevedere aggiustamenti in aumento o diminuzione fino allo 0,2%. L'aliquota sulle seconde case e sugli edifici a destinazione diversa da quella residenziale, è stata fissata invece allo 0,76%, ma i Comuni hanno un margine di manovra dello 0,3%.
Saranno inoltre rivalutati i valori catastali, facendo aumentare del 60% circa la base imponibile su cui calcolare il tributo.

Rivalutazione rendite catastali per istituti di credito e assicurazioni
La base imponibile in base alla quale calcolare l’Imu cambia anche per gli immobili a destinazione diversa da quella residenziale. Per istituti di credito e assicurazioni viene ritoccato al rialzo il coefficiente che, moltiplicato per la rendita catastale, determina il valore catastale e di conseguenza l’entità dell’imposta. Un emendamento approvato in fase di conversione eleva a 80 il moltiplicatore, inizialmente fissato a 50 e portato a 60 dal Decreto Legge.

Immobili all’estero
Dal 2011 le persone fisiche residenti in Italia che siano proprietarie o titolari di diritti reali su degli immobili situati all’estero, dovranno pagare un’imposta dello 0,76% sul loro valore, costituito dal costo risultante dall’atto di acquisto o dai valori di mercato della zona. Dal tributo è possibile dedurre un credito di imposta pari all’eventuale patrimoniale versata allo Stato in cui si trova l’immobile.

Opere di urbanizzazione a scomputo
Nell’ambito degli strumenti attuativi e degli atti equivalenti, nonché degli interventi in diretta attuazione dello strumento urbanistico generale, è a carico del titolare del permesso di costruire l'esecuzione diretta delle opere di urbanizzazione primaria funzionali all’intervento di trasformazione urbanistica del territorio, di importo inferiore a 4 milioni e 845 mila euro.

Utilizzo di materiali innovativi
Alleggerito in parte il Testo Unico dell’edilizia,Dpr 380/2001. Nel caso in cui vengano usati materiali o sistemi costruttivi diversi da quelli disciplinati dalle norme tecniche in vigore, la loro idoneità deve essere comprovata da una dichiarazione rilasciata dal Presidente del Consiglio superiore dei lavori pubblici su conforme parere dello stesso Consiglio. Allo stesso tempo, però, il parere del Consiglio superiore dei lavori pubblici non è più richiesto per far svolgere prove su materiali da costruzione, comprese quelle geotecniche su terreni e rocce, a laboratori diversi da quelli degli istituti universitari, dal laboratorio di scienza delle costruzioni del centro studi, dal laboratorio di RFI e dal Centro sperimentale Anas. L’autorizzazione avviene con decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti.

Iva
Dal primo ottobre fino al 31 dicembre 2012 le aliquote Iva del 10 e del 21% sono incrementate di 2 punti. La stessa percentuale continua ad essere applicata nel 2013, per aumentare ulteriormente di 0,5 punti dal primo gennaio 2014. La disposizione sostituisce il comma sui tagli lineari del 5% per il 2012 e del 20% a partire dal 2013 sui bonus fiscali a favore dei contribuenti, colpendo anche le detrazioni su ristrutturazioni e riqualificazione energetica degli edifici. Gli aumenti sono subordinati alla mancata approvazione di una adeguata riforma fiscale.

Infrastrutture
La manovra mira a velocizzare la realizzazione delle infrastrutture e rendere più convenienti gli investimenti per i privati in modo da rendere gli investimenti più convenienti per i privati. Nel caso in cui sia assicurata la piena copertura del progetto, su proposta del Ministero delle Infrastrutture il Cipe può valutare il progetto preliminare. il progetto definitivo deve essere corredato da una relazione del progettista, confermata dal responsabile del procedimento, attestante che il progetto tiene conto delle raccomandazioni del CIPE, non comporta varianti localizzative rilevanti e non implica il superamento del limite di spesa fissato dal CIPE in sede di approvazione del progetto preliminare. Entro 45 giorni dal ricevimento del progetto definitivo, le Amministrazioni interessate possono presentare proposte di adeguamento o varianti migliorative. Nei trenta giorni successivi il Ministero valuta la compatibilità delle proposte con le indicazioni vincolanti contenute nel progetto preliminare.

Tracciabilità
Fissato a mille euro il limite oltre il quale non sarà possibile effettuare transazioni in denaro contante, ma sarà necessario ricorrere a strumenti di pagamento tracciabili. Fino al 31 gennaio 2012 è comunque previsto un regime di tolleranza.

AL SENATO LA MANOVRA SALVA-ITALIA: ENTRO NATALE LA LEGGE


(Fonte: www.edilportale.com)

19/12/2011 - Giro di boa per la Manovra Salva Italia. In anteprima il testo del ddl, che venerdì scorso ha ottenuto la fiducia della Camera e inizia ora il suo iter al Senato per essere convertito in legge entro Natale.
L’esame del provvedimento inizia oggi pomeriggio alle 17 nelle Commissioni Bilancio e Finanze, per proseguire domani con sedute programmate alle 9.30 e alle 15.30.

La discussione in Aula inizierà invece mercoledì alle 9.30. I ritmi serrati dovrebbero portare all’approvazione definitiva del testo entro Natale, così come annunciato nei giorni scorsi dal Governo.

I contenuti della manovra lasciano scontenti i sindacati. Il segretario della Cgil Susanna Camusso giudica brutali gli interventi della manovra per famiglie, pensioni e lavoratori dipendenti.

Dello stesso avviso il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni, che suggerisce invece di tassare i grandi patrimoni immobiliari e mobiliari, tagliando invece le tasse non solo a lavoratori e pensionati, ma anche alle imprese che investono.

Il testo ha incassato anche le critiche della Lega Nord, protagonista di contestazioni durante le votazioni alla Camera.

La manovra può invece contare sul giudizio positivo di Confindustria, che auspica però anche il varo di misure a sostegno della crescita, della ricerca e dello sviluppo a sostegno delle imprese.


mercoledì 7 dicembre 2011

DETRAZIONE 55% PROROGATA AL 2012


(Fonte: www.edilportale.com)

06/12/2011 - Nel testo definitivo della Manovra Salva Italia, appena firmato dal Presidente della Repubblica, c’è la proroga della detrazione del 55% fino al 31 dicembre 2012 alle attuali condizioni.
Dal 1° gennaio 2013 la detrazione scenderà al 36% e sarà disciplinata dal nuovo articolo 16-bis aggiunto dalla Manovra al Testo Unico delle Imposte sui Redditi - Tuir (Dpr 917/1986) che abbiamo illustrato ieri.

L’articolo 4 della Manovra contiene il seguente nuovo comma:

“4. Nell’articolo 1, comma 48, della legge 13 dicembre 2010, n. 220, le parole “31 dicembre 2011” sono sostituite dalle seguenti: “31 dicembre 2012”. La detrazione prevista dall’articolo 16-bis comma 1, lettera h), del testo unico delle imposte sui redditi, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, come modificato dal presente articolo, si applica alle spese effettuate a decorrere dal 1° gennaio 2013.”

La manovra interviene quindi sulla Legge di Stabilità 2011 (Legge 220/2010) spostando dal 31 dicembre 2011 al 31 dicembre 2012 la scadenza della detrazione del 55% così come disciplinata dalla normativa vigente (articolo 1, commi da 344 a 347, della Legge 296/2006) e dispone che dal 1° gennaio 2013 le agevolazioni fiscali per gli interventi di riqualificazione energetica siano assimilate a quelle per le ristrutturazioni.

lunedì 5 dicembre 2011

PROROGATI I BONUS PER RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA E RISTRUTTURAZIONE


(Fonte: www.edilportale.com)

05/12/2011 - “Vengono resi duraturi nel tempo tutti gli incentivi per le ristrutturazioni e per il risparmio energetico estendendoli alle aree colpite da calamità naturali”.
Così il comunicato del Governo annuncia la proroga delle detrazioni fiscali per le ristrutturazioni e per la riqualificazione energetica degli edifici, contenuta nella Manovra economica approvata nel Consiglio dei Ministri di ieri pomeriggio.

Secondo le prime informazioni, la detrazione del 36% diventa strutturale e viene estesa a edifici non residenziali per le zone colpite da calamità naturali; quella del 55% dovrebbero essere prorogate al 2014.

Nei giorni scorsi le associazioni imprenditoriali del settore dell’involucro edilizio avevano lanciato un nuovo appello al Governo per chiedere la conferma della detrazione fiscale del 55%. Con un comunicato congiunto, Assovetro, Centro di Informazione sul Pvc, FederlegnoArredo e Uncsaal, che rappresentano l’intero comparto industriale dell’involucro edilizio, chiedevano al Governo una decisione chiara in merito agli incentivi per il comparto serramenti e una strutturalizzazione di medio periodo a sostegno della riqualificazione energetica degli edifici.

Confortate dalle dichiarazioni di qualche giorno fa del Ministro dell’Ambiente Corrado Clini - che ha promesso il suo impegno per la stabilizzazione o almeno per una proroga di lunga durata delle detrazioni del 55%, le quattro associazioni hanno inviato al Presidente del Consiglio e Ministro dell’Economia e Finanze Mario Monti, al Ministro dello Sviluppo Economico, Infrastrutture e Trasporti Corrado Passera e al Ministro Clini il Dossier “Conferma delle detrazioni fiscali del 55% per gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici: una opportunità per lo sviluppo economico”.

Il dossier illustra l’impatto economico indotto dai primi cinque anni di applicazione del 55%, i suoi riflessi come misura efficace per risparmiare energia e ridurre emissione di CO2, le conseguenze economiche di una mancata conferma o di un depotenziamento del 55% per il mercato italiano dell’involucro edilizio, e si conclude con le richieste argomentate per la conferma di un 55% efficace, strutturale e ampliato nella sua base di beneficiari.

Da Ascomac Cogena - l’Associazione che rappresenta le imprese operanti nel settore dell’efficienza energetica e della generazione distribuita di energia da fonti rinnovabili e da cogenerazione ad alto rendimento - è arrivata la richiesta di stabilizzare il bonus del 55% e di estenderlo anche alla cogenerazione. “Tra i sistemi alternativi ad alta efficienza - spiega Segretario generale di Ascomac Cogena, Carlo Belvedere -, la cogenerazione consente di incrementare l’utilizzo efficiente del combustibile fino a oltre l’80%, con minori costi e minori emissioni di inquinanti e di gas a effetto serra, rispetto alla produzione separata di elettricità e di calore”.

Ai fini della riqualificazione energetica degli edifici, la cogenerazione può offrire soluzioni particolarmente vantaggiose: la combustione nelle piccole centrali a cogenerazione raggiunge risparmi fino al 40% nell’utilizzo delle fonti primarie di energia. “Siamo convinti - concludeBelvedere - che questi provvedimenti, abbinati a politiche fiscali incentivanti e alla liberalizzazione del mercato elettrico, darebbero un sicuro impulso anche indotto al mercato sia della riqualificazione edilizia che delle nuove costruzioni. Così facendo si recupererebbe il ruolo anticongiunturale che da sempre caratterizza l’edilizia, ruolo al quale fino ad oggi non si è fatto ricorso”.

INDUSTRIA DELL'INVOLUCRO EDILIZIO CHIEDE DI STABILIZZARE IL BONUS DEL 55%


(Fonte: www.edilportale.com)

05/12/2011 - Le associazioni imprenditoriali del settore dell’involucro edilizio lanciano un nuovo appello al Governo per chiedere che sia confermata la detrazione fiscale del 55% per la riqualificazione energetica degli edifici.
Con un comunicato congiunto, Assovetro, Centro di Informazione sul Pvc, FederlegnoArredo e Uncsaal, che rappresentano l’intero comparto industriale dell’involucro edilizio, chiedono al Governo una decisione chiara in merito agli incentivi per il comparto serramenti e una strutturalizzazione di medio periodo a sostegno della riqualificazione energetica degli edifici.

Confortate dalle dichiarazioni di qualche giorno fa del Ministro dell’Ambiente Corrado Clini - che ha promesso il suo impegno per la stabilizzazione o almeno per una proroga di lunga durata delle detrazioni del 55%, le quattro associazioni hanno inviato al Presidente del Consiglio e Ministro dell’Economia e Finanze Mario Monti, al Ministro dello Sviluppo Economico, Infrastrutture e Trasporti Corrado Passera e al Ministro Clini il Dossier “Conferma delle detrazioni fiscali del 55% per gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici: una opportunità per lo sviluppo economico”.

Il dossier illustra l’impatto economico indotto dai primi cinque anni di applicazione del 55%, i suoi riflessi come misura efficace per risparmiare energia e ridurre emissione di CO2, le conseguenze economiche di una mancata conferma o di un depotenziamento del 55% per il mercato italiano dell’involucro edilizio, e si conclude con le richieste argomentate per la conferma di un 55% efficace, strutturale e ampliato nella sua base di beneficiari.

Da Ascomac Cogena - l’Associazione che rappresenta le imprese operanti nel settore dell’efficienza energetica e della generazione distribuita di energia da fonti rinnovabili e da cogenerazione ad alto rendimento - arriva la richiesta di stabilizzare il bonus del 55% e di estenderlo anche alla cogenerazione. “Tra i sistemi alternativi ad alta efficienza - spiega Segretario generale di Ascomac Cogena, Carlo Belvedere -, la cogenerazione consente di incrementare l’utilizzo efficiente del combustibile fino a oltre l’80%, con minori costi e minori emissioni di inquinanti e di gas a effetto serra, rispetto alla produzione separata di elettricità e di calore”.

Ai fini della riqualificazione energetica degli edifici, la cogenerazione può offrire soluzioni particolarmente vantaggiose: la combustione nelle piccole centrali a cogenerazione raggiunge risparmi fino al 40% nell’utilizzo delle fonti primarie di energia. “Siamo convinti - conclude Belvedere - che questi provvedimenti, abbinati a politiche fiscali incentivanti e alla liberalizzazione del mercato elettrico, darebbero un sicuro impulso anche indotto al mercato sia della riqualificazione edilizia che delle nuove costruzioni. Così facendo si recupererebbe il ruolo anticongiunturale che da sempre caratterizza l’edilizia, ruolo al quale fino ad oggi non si è fatto ricorso”.