martedì 25 ottobre 2011

BONUS RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA: PROROGA FINO AL 2014 CON RIMODULAZIONE PERCENTUALI


(Fonte: www.edilportale.com)

25/10/2011: Proroga fino a dicembre 2014 delle detrazioni fiscali per la riqualificazione energetica degli edifici ma con percentuali di detrazione ridotte e differenziate in relazione al tipo di intervento. È quanto prevede la bozza di Decreto Sviluppo diffusa ieri sera.
Il capitolo 10 ‘Efficienza energetica - Detrazione rimodulata’ prevede che “le detrazioni dall’imposta lorda di cui all’articolo 1, commi da 344 a 347, 358 e 359 della legge 27 dicembre 2006, 296 (Finanziaria 2007), e successive modifiche e integrazioni si applicano anche alle spese sostenute dal 1 gennaio 2012 ed entro il 31 dicembre 2014, nella misura e nel rispetto di quanto previsto in tabella A”.

E la tabella A suddivide gli interventi di riqualificazione energetica in 9 tipologie (11 se si comprende l’installazione di motori e inverter). Per ciascun tipo di intervento sono fissati: la percentuale di detrazione dall’imposta lorda; il valore massimo della detrazione; i costi unitari massimi (al netto dell’IVA).

Le nuove detrazioni
1: Per le strutture opache orizzontali di copertura verso l’ambiente esterno, la percentuale sarà del 52%, fino ad un valore massimo della detrazione di 60.000 euro, e con un costo unitario massimo di 200 € /m2.

2: Per le strutture opache orizzontali di solaio inferiore (pavimento) verso l’ambiente esterno, la percentuale sarà del 52%, fino ad un valore massimo della detrazione di 60.000 euro, e con un costo unitario massimo di 100 € /m2.

3: Per le strutture opache verticali verso ambiente esterno, la percentuale sarà del 52%, fino ad un valore massimo della detrazione di 60.000 euro, e con un costo unitario massimo di 150 € /m2.

4: Per le chiusure tecniche apribili o assimilabili (porte, finestre e vetrine comprensive di infissi) se installate congiuntamente a sistemi di termoregolazione per singolo appartamento o singolo locale, o valvole termostatiche ovvero in presenza di detti sistemi al momento dell'intervento, la percentuale sarà del 41%, fino ad un valore massimo della detrazione di 40.000 euro, e con un costo unitario massimo di 450 € /m2.

5: Per l’installazione di pannelli solari piani vetrati o sottovuoto per la produzione di acqua calda sanitari, la percentuale sarà del 52%, fino ad un valore massimo della detrazione di 50.000 euro, e con un costo unitario massimo di 800 € /m2.

6: Per l’installazione di caldaia a condensazione di potenza termica al focolare inferiore a 35 kW, la percentuale sarà del 41%, fino ad un valore massimo della detrazione di 7.000 euro, senza costi unitari massimi.

7: Per l’installazione di caldaia a condensazione di potenza termica al focolare superiore o uguale a 35 kW, la percentuale sarà del 52%, fino ad un valore massimo della detrazione di 50.000 euro, senza costi unitari massimi.


8: Per l’installazione di pompe di calore ad alta efficienza, la percentuale sarà del 52%, fino ad un valore massimo della detrazione di 50.000 euro, senza costi unitari massimi.

9: Per l’installazione di impianti geotermici a bassa entalpia, la percentuale sarà del 52%, fino ad un valore massimo della detrazione di 80.000 euro, senza costi unitari massimi.


10-11: Per l’installazione di motori ad elevata efficienza, nonché sostituzione di motori esistenti con motori ad elevata efficienza, e di variatori di velocità (inverter) resta confermato quanto previsto dall’articolo 1, commi 358 e 359 della Finanziaria 2007.

giovedì 13 ottobre 2011

EFFICIENZA ENERGETICA EDIFICI: UE RICHIAMA L'ITALIA


(Fonte: www.Edilportale.com)

05/10/2011 - Due mesi di tempo per adeguare la legislazione nazionale alla Direttiva 2002/91/CE sul rendimento energetico nell’edilizia.
È questo il nuovo ultimatum che la Commissione Europea ha lanciato il 29 settembre scorso all’Italia, il secondo step della procedura di infrazione a carico dell’Italia avviata nel novembre 2010.

Lo scorso anno, infatti la Commissione Ue contestava al nostro Paese la non completa applicazione della normativa comunitaria in materia di rendimento energetico degli edifici, rilevando in particolare, che le disposizioni italiane in materia di rilascio degli attestati di rendimento energetico non rispondevano alle norme fissate dalla direttiva .

A seguito della messa in mora di novembre 2010, l’Italia ha modificato la normativa (Dlgs 192/2005, Dlgs 311/2006), ma evidentemente non ha convinto Bruxelles, che ha ritenuto di procedere con un ‘parere motivato’ per rinnovare l’invito all’Italia a conformarsi alle regole europee.

I punti contestati riguardano:

- la certificazione energetica: la direttiva prevede che gli Attestati di certificazione energetica siano rilasciati da esperti qualificati indipendenti per tutti gli edifici nuovi e per quelli esistenti. La legislazione italiana - osserva la Commissione - consente ai proprietari di autocertificare il rendimento energetico se dichiarano che il loro edificio appartiene alla classe di consumo inferiore (G) e che i costi energetici per l'eventuale inquilino o acquirente saranno molti alti; questo significa che il nuovo proprietario o inquilino non riceve alcuna informazione sui futuri costi energetici né alcuna indicazione su come migliorare il rendimento energetico dell’edificio.

- L’affitto: per la legge italiana gli attestati di certificazione energetica sono obbligatori solo per i nuovi edifici, ma non per gli edifici esistenti che non ne abbiano già uno al momento della conclusione del contratto d’affitto.

- Gli impianti di condizionamento dell’aria: l’Italia, secondo la Commissione, non ha ancora messo in atto misure per garantire controlli regolari degli impianti.

Se l’Italia non adeguerà la normativa nazionale entro i termini fissati dalla Commissione europea, verrà deferita alla Corte di giustizia dell’Unione europea e rischierà una multa per il mancato recepimento della Direttiva.

Nei giorni scorsi, Stefano Saglia, sottosegretario allo Sviluppo economico con delega all’energia, ha dichiarato che “la procedura dell’Europa contro l’Italia sul rendimento energetico degli edifici è uno stimolo in più a inserire la norma per la detrazione del 55% nel Decreto Sviluppo a cui stiamo lavorando”.

Ricordiamo che a luglio 2010 è entrata in vigore la Direttiva 2010/31/Ue sull’efficienza energetica in edilizia e sugli ‘edifici a energia quasi zero’, che sostituirà dal 1º febbraio 2012 la Direttiva 2002/91/CE e che dovrà essere recepita nell’ordinamento italiano entro luglio 2012.